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                                                                                                  25 Novembre 2001
    

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LA CHIESA CHE SOGNI…AMO !

Foglio parrocchiale della comunità S. Mauro Abate di Acicastello

Carissimi amici, sorelle e fratelli in Cristo,

da due mesi ho la gioia di condividere insieme con voi il mio cammino di uomo, di cristiano, di prete. Il giorno dell'ingresso come parroco - domenica 30 settembre 2001 - vi ho confidato, durante l'omelia, un mio "sogno": lo descrivevo attraverso tre simboli della nostra città: il castello sulla roccia (segno dell'ascolto della parola di Dio), la cupola della chiesa di S. Mauro (segno della comunità che vive la comunione) e il mare (segno della comunità che diventa missionaria).
    Questo sogno della Chiesa che amo desidero ardentemente portarlo avanti con tutti e con ciascuno di voi, carissimi parrocchiani. La nostra realtà ecclesiale è ricca di tante risorse, di tante persone che pregano, lavorano, testimoniano; tanti gruppi che vivono i loro carismi a servizio della comunità.
    Ho avuto modo di incontrarli tutti in questo periodo. Ho raccolto da ognuno disponibilità, prontezza, generosità. Deo Gratias!
    Il nuovo parroco non sta affatto cominciando da zero; sta continuando quello che altri hanno iniziato. Il mio pensiero affettuoso va ancora una volta al carissimo P. Orazio Adamantino, che - lo ripeto - rimane vicino a tutti noi e che ho già invitato alla prossima festa di S. Mauro per essere con noi all'apertura della cappella e per la solenne celebrazione eucaristica.
    Il cammino della parrocchia continua, dunque. Continua come comunità. Vorrei che quel "sogno" diventase patrimonio di tutti: delle famiglie, degli adulti, degli anziani, degli ammalati, dei giovani, dei ragazzi, dei bambini. Vorrei che la nostra comunità sia sempre più e sempre meglio fondata sull'unica "rocca" che è Cristo, che cresca nella comunione autentica, che viva nel servizio e nell'apertura a tutti.
     Il foglio parrocchiale che oggi, domenica 25 novembre 2001, solennità di Cristo Re dell'universo, inauguriamo, vuole essere un semplice e umile strumento perché ciò avvenga. Tutti i gruppi parrocchiali si presentano e manifestano la loro profonda intenzione di essere comunità.
    Il titolo del foglio è emblematico: "La Chiesa che sogni…amo!". La Chiesa che insieme sogniamo e amiamo. Questa Chiesa che siamo noi.
    Vi abbraccio uno ad uno e vi assicuro la mia preghiera.

              Don Vittorio, parroco  

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INIZIAZIONE CRISTIANA DEI FANCIULLI E DEI RAGAZZI

Domenica 4 Novembre u.s. si è avuta l’apertura dell’anno catechistico per l’iniziazione cristiana, numerosi i fanciulli e i ragazzi presenti, numerosi anche i genitori. E’ stata una mattinata festosa che si è conclusa nell’oratorio S. Mauro dove si è fatto l’affidamento dei fanciulli e dei ragazzi alla Madonna.
   Quest’anno abbiamo notato una maggiore disponibilità da parte dei genitori a iscrivere i figli al catechismo, tuttavia, dobbiamo dire con tristezza, il più delle volte la catechesi viene chiusa in quell’arco di tempo che stanno al catechismo, assenti poi dalla comunità: celebrazione eucaristica domenicale e a tutte le altre attività della parrocchia.
    L’iniziazione cristiana è il tempo in cui il credente compie un apprendistato globale della vita cristiana e si impegna a una scelta di fede e a vivere come figli di Dio, ed è assimilato, con il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia, al ministero pasquale di Cristo nella Chiesa.
   All’interno di questa visione globale di iniziazione cristiana si possono delineare alcuni elementi costitutivi della iniziazione cristiana, ne evidenziamo due:

 

La dimensione comunitaria.
  L’iniziazione cristiana avviene nella comunità e con la comunità ecclesiale. E’ la parrocchia il luogo ordinario e privilegiato della iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi; luogo di trasmissione di fede attraverso la testimonianza, la catechesi, momenti celebrativi; luogo di accompagnamento dal Battesimo fino alla completa partecipazione al mistero pasquale con la Confermazione e l’Eucaristia.
    La dimensione familiare. La tradizione della chiesa e il Magistero recente riconoscono che i genitori sono i primi e i principali educatori dei figli nella fede ( cfr. Nota dell’UCN ). La catechesi può essere fatta in maniera fruttuosa solo se c’è stato un primo annuncio al mistero cristiano. Questo primo annuncio devono farlo i genitori cristiani nella quotidianità della vita. La catechesi è un approfondimento sistematico anche esperienziale di quello che i fanciulli e i ragazzi hanno ascoltato e visto dalla testimonianza dei genitori. Solo allora la catechesi avrà senso e le tappe sacramentali non avranno come obiettivo i regali, la festa, ma l’incontro con Gesù Figlio di Dio.

 

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CONGREGAZIONE S. MAURO ABATE

La Congregazione S. Mauro Abate è il gruppo parrocchiale certamente più antico presente in Acicastello, infatti di essa si trovano tracce fin dal 1861 e forse, sotto altri titoli (SS. Sacramento e S. Mauro), anche in anni precedenti.
   Non ci sembra questo il momento di individuare il percorso storico della nostra Congregazione, anche perché ciò non costituisce il fine del nostro articolo ed ancora perché supponiamo che più o meno la Comunità Parrocchiale ne conosca le tappe storiche più significative, ma in questa sede interessa piuttosto presentarne la situazione attuale e le prospettive per il futuro.
   Strutturalmente la Congregazione di S. Mauro consta di una sezione maschile e di una sezione femminile, di più recente fondazione, riunite sotto un’unica presidenza ma con gruppi direttivi distinti.
   Essa è organizzata in gruppi di soci con particolari mansioni: quali ad esempio quello della custodia e manutenzione della “Vara” e della “casavara”, quello che is occupa della conservazione e custodia del simulacro e degli ex voto del Santo.
   Da alcuni anni la nostra Congregazione, specie sotto la spinta delle innovazioni apportate dai testi conciliari, costituzione dogmatica “Lumen Gentium”, ha intrapreso un cammino di scoperta (o riscoperta?) della propria identità ecclesiale e soprattutto il compito di servizio alla Comunità Parrocchiale.
   Questo, in seguito ad una graduale presa di coscienza, significa essere gruppo facente parte integrante della Parrocchia e nello stesso tempo è la

Parrocchia stessa che ne fonda la sua esistenza. A tal proposito è già diverso tempo che il gruppo direttivo ha concentrato la propria attenzione sul punto più importante dello statuto:
       la formazione cristiana dei congregati.
   Su questo punto è stato auspicato più volte che l’impronta di vita dei soci deve essere “Cristiana” prima ancora di essere “Maurina”.
   Segni profetici di tale riflessione sono diverse iniziativa che in verità prima non erano presenti in seno alla Congregazione ma che adesso sono state accettate con ammirevole apertura d’animo, citiamo ad esempio la sistematica lettura con note esegetiche della Sacra Scrittura che si effettua negli incontri mensili e i momenti di spiritualità che si organizzano periodicamente all’Oasi S. Mauro di Milo. Questi incontri sono iniziative della Congregazione e pertanto vedono più impegnati nella presenza i congregati, ma sono aperti a chiunque vi volesse partecipare rendendo un servizio anche a tutti i parrocchiani.
   Parlando di formazione-servizio-prospettive è giusto manifestare il nostro impegno di formare particolari soci, già alcuni sono presenti nel gruppo liturgico, che affianchino le attività di altri gruppi e che siano in grado, nel futuro, di individuare scelte operative a servizio dell’intera comunità.
    Non si può fare a meno, in questa sede, di menzionare il fatto che la Congregazione si occupa di diverse attività: culturali (incontri), ricreative (gite), umanitarie (carità, visita agli infermi ) ecc, e cura il culto interno ed esterno del Santo Patrono. A tal proposito vedasi la costituzione  della commissione per i festeggiamenti del 15 gennaio e della ricorrenza del 21 luglio.

 

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CARITAS PARROCCHIALE

Dio Padre ci ha scelti in Cristo prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità” (cfr Ef 1,4).
  La Caritas ha come scopo prioritario quello di coinvolgere la comunità parrocchiale a dare testimonianza del messaggio evangelico   educando   alla   carità che deve intendersi non come gesti isolati ma come il cammino d’ogni giorno di colui che ha interiorizzato la fede, che ha accolto Dio-Amore nella profondità del proprio essere e che Lo comunica con il proprio agire al servizio dei fratelli.
   Tale testimonianza si realizza promuovendo i fondamenti evangelici della diaconia: carità: accoglienza, solidarietà, condivisione.
   La Caritas Parrocchiale si propone di:
·         educare la comunità a vivere la carità come impegno centrale del vangelo, come segno di servizio e di condivisione, come occasione d’evangelizzazione e strumento di promozione umana;
·         rendere tutti attenti alle esigenze della giustizia, alla dimensione della mondialità, alla necessità di una più autentica coscienza di pace;
·         interessare e stimolare gli enti pubblici a dare risposte concrete ai casi di necessità nei confronti dei quali, istituzionalmente, essi sono impegnati a provvedere;
·         tenere i contatti con la Caritas Diocesana per conoscerne le indicazioni e le iniziative pastorali, per comunicare esperienze riuscite o difficoltà incontrate, per partecipare al cammino ecclesiale di crescita nella carità.
   La Caritas Parrocchiale ha sede in via Volturno
n. 19 ed è aperta:
-   lunedì    ore 10,00 - 11,30
-   martedì       9,00 - 11,00
-   mercoledì     9,00 - 10,00
-   venerdì       9,30 - 11,30
-   sabato       16,30 - 17,30  

 

AZIONE CATTOLICA

L’ Azione Cattolica è una realtà ecclesiale da lungo tempo esistente ed operante nella nostra  parrocchia; un’associazione che ha consentito a molti di noi, tanto giovani che adulti, di vivere un intensa esperienza di fede, di sentirci appartenenti ad una comunità nella quale maturare nella fede, e alla quale portare il nostro modesto e semplice contributo per favorirne la crescita spirituale e l’impegno sociale. L’ A.C. è, infatti, un’associazione di laici che, operando da decenni nella chiesa italiana, ha sempre cercato di calarsi nel tessuto concreto della società, di interpretare i segni dei tempi e cogliere le trasformazioni in atto al fine di dare una testimonianza visibile e autentica dell’essere  cristiani ed una risposta piena di certezze e speranze agli interrogativi dell’uomo.L’A C. quindi, si  è costantemente rinnovata , adeguandosi di volta in volta alle nuove realtà, in perfetta sintonia con la chiesa,ma restando sempre fedele alla sua identità e alle sue scelte prima di tutte, la scelta religiosa, per cui l’ A C. ritiene prioritaria la formazione religiosa dei suoi aderenti mediante un cammino di fede comunitario differenziato in rapporto all’età e rispettoso dei tempi, delle esigenze, delle peculiarità di ciascun gruppo da cui essa è costituita. L’ A.C. è, infatti , un’associazione rivolta a tutti i laici, dai più piccoli agli adulti della terza età, in quanto convinta che ogni cristiano, qualunque sia la sua età e il suo posto nella società,  può e deve fare esperienza di
fede e dare il suo apporto alla comunità. Pertanto essa si suddivide in settori che coprono tutte le fasce di età : ACR,  giovani-adulti, adulti, e per ogni settore propone metodologie e cammini diversi, senza perdere mai di vista il carattere unitario che le è proprio.
L’ A.C. nella nostra parrocchia, al momento è rappresentata solo dal settore adulti, poiché i gruppi di ACR e di giovani che in questi ultimi anni sono stati presenti in modo saltuario e in numero piuttosto ridotto. Invece il gruppo adulti, abbastanza numeroso tra l’altro, costituisce un riferimento costante per la comunità.  Esso si riunisce regolarmente ogni settimana , il martedì, per seguire un percorso formativo, fare esperienza di gruppo, pregare insieme, confrontarsi con la Parola di Dio e alla luce della Parola guardare alla realtà, per concordare linee di impegno nella parrocchia  secondo le esigenze ed i bisogni emersi. Altra scelta prioritaria dell’ A.C. è appunto, prestare il proprio servizio nella chiesa locale: l’ A.C.,a differenza di altri gruppi ecclesiali, non delimita un suo specifico campo, ma si mette a disposizione del parroco e del consiglio pastorale, pronta ad operare in ogni settore in cui è chiamata ad agire: liturgia, carità, catechesi. E’ proprio quello che da tempo viene fatto dal gruppo degli adulti: nulla di straordinario e nulla di eclatante, sicuramente, ma certo un serio lavoro di formazione e una totale disponibilità a collaborare per la nostra comunità.


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CORO CLAUDIO MONTEVERDI

Il Coro C. Monteverdi di Aci Castello si definisce un coro amatoriale, in quanto i suoi componenti, a parte il Direttore e qualche solista, non sono musicisti professionisti.
   Esso si è costituito nel 1989, sotto la direzione del M° Giovanni Finocchiaro, con lo scopo precipuo di studiare e di diffondere la musica polifonica a cappella, sacra e profana, con particolare riferimento ai repertori rinascimentali; coltiva altresì il canto popolare, lo Spiritual e il Canto Gregoriano.
    Dal 1989 a oggi la Corale Monteverdi ha tenuto circa 50 concerti, un numero invero non elevato, ma giustificato dal fatto che ha sempre cercato di curare la qualità delle esecuzioni, dedicando quindi largo tempo allo studio e alla preparazione del repertorio.
   E’ stato presente in diverse località della Sicilia e del resto d’Italia e all’estero in Ungheria su invito del “Heghelia Pedagogus Corus” di Szerencs, dove ha tenuto concerti in diverse località  quali Miskolc, Tokay e Szerencs, con lusinghieri consensi di critica e di pubblico.
   Il Coro Claudio Monteverdi è aperto all’inserimento di nuovi elementi che abbiano una discreta attitudine vocale al canto ed essenzialmente il necessario impegno e disponibilità che ne consegue per l’apprendimento di questa arte. Lo studio dei brani

avviene con il Direttore, tutti insieme, oppure a casa , tramite l'ausilio di cassette registrate, proprio per facilitare l'apprendimento stesso. La prova di ingresso nel Coro si può definire una semplice prova "tecnico-attitudinale" ed è condotta dal Maestro. In sostanza si tratta di verificare l'intonazione e l' “orecchio" dell'aspirante e di stabilire quale è la sezione più adatta per lui o lei.
    Si riunisce per le prove due volte la settimana (martedì e giovedì dalle ore 19,30 alle 21) presso i locali annessi all’Oratorio parrocchiale della Chiesa di S. Giuseppe in Aci Castello.La corale contribuisce all’attività parrocchiale prestando servizio nelle maggiori solennità liturgiche (Natale, Pasqua, festa del patrono S.Mauro e altre feste liturgiche).
   Organizza quasi annualmente la “Rassegna Claudio Monteverdi” invitando a partecipare un numero di corali adeguato per la perfetta riuscita.
   La programmazione di massima per il 2001-2002 si articola:
-     Servizio nelle solennità Liturgiche
-     Concerto di Natale
-     Rassegna Claudio Monteverdi
-     Concerto di Pasqua
-     Concerto Mariano

 

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