Foglio parrocchiale
   

25 dicembre 2002

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LA CHIESA CHE SOGNI…AMO !  
Foglio parrocchiale della comunità S. Mauro Abate di Acicastello  

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L'insediamento del nuovo Vescovo : Mons. Pio Vittorio Vigo

A cura di Santo Vanadia

Sabato 30 novembre 2002, l'intera Diocesi di Acireale, ha vissuto un giorno di grandi festeggiamenti in occasione dell'ingresso in diocesi del nuovo Vescovo, S.E. Mons. Pio Vittorio Vigo, che succede a S.E. Mons. Salvatore Cristina, nominato dalla S. Sede, Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Catania, e che ha svolto temporaneamente il ruolo di Amministratore Apostolico sino Il cerimoniale di accoglienza per il nuovo vescovo é iniziato verso le 16 quando all'arrivo a Porta Gusmana rappresentanti delle forze dell'ordine cittadine, associazioni e confraternite con i loro gonfaloni, Autorità Civili, Politiche, e Militari della diocesi hanno scortato mons. Vigo fino al suo ingresso in piazza Duomo, dove intanto si era già radunata una folla di fedeli, tutti ansiosi di salutare il nuovo vescovo.
Mons. Vigo é apparso subito profon
damente commosso per il calore e l'affetto sincero che tutti hanno immediatamente mostrato nei suoi confronti e, subito dopo, ha fatto il suo ingresso nella Cattedrale, dove si è tenuta la solenne Concelebrazione Eucaristica. E' stata una cerimonia semplice nel succedersi di gesti simbolici, dove, tuttavia, nessuno di questi segni é privo di un suo specifico linguaggio e messaggio.
La lettura della Bolla,contenente la nomina pontificia giunta dalla Santa Sede, effettuata in latino ed italiano, all'inizio della concelebrazione, è stato quindi il semplice atto con il quale è stata ufficializzata la nomina di mons. Vigo. Questa semplicità non ha, però, tolto nulla all'importanza e solennità del momento.
Il Vescovo uscente, Mons. Salvatore Cristina, ha quindi presentato all'intera comunità diocesana Mons. Pio Vittorio Vigo, come suo successore.
E, con la simbolica consegna del pastorale, mons. Vigo ha ricevuto, anche visivamente, la guida e la responsabilità di tutta la Chiesa di Acireale e ha quindi preso posto nella cattedra vescovile della Cattedrale di Acireale.
La parte culminante della celebrazione è stata l'omelia del nuovo vescovo.
Il suo discorso

E' stato anche il momento opportuno per ringraziare il suo predecessore Mons. Salvatore Gristina, come detto all'inizio, ora Arcivescovo metropolita della diocesi di Catania, tutto il Clero Diocesano, le Parrocchie, e le Autorità Civili, Politiche, e Militari della Diocesi.
Alla fine di questa solenne concelebrazìone, mons. Vigo é stato salutato dalla folla, sempre più numerosa, che lo ha a lungo applaudito, e successivamente in processione ha fatto la sua prima uscita ad Acireale nelle vesti di nuovo vescovo, con due ali di folla che lo hanno accompagnato.
E' così calato il sipario sulla prima giornata di mons Pio Vittorio Vigo ed è dunque tutto pronto per l'inizio del ministero episcopale del nuovo vescovo, che è stato chiamato ad esercitare il suo ufficio di sommo sacerdote, maestro e guida della nostra comunità cristiana di Acireale.
Ma, chi è dunque Mons. Pio Vittorio Vigo,
nuovo Vescovo di Acireale?
Per un decennio, fino al 1970, ha insegnato Filosofia nel Seminario Vescovile di Acireale e Religione Cattolica nelle Scuole statali fino al 1973. E' stato Vice-direttore dell'Oasi Maria SS. Assunta di Aci S. Antonio dal 1960 al 1980, ed è divenuto Vicario Generale della Diocesi di Acireale, il 1° ottobre 1975.
Il 14 febbraio 1981, è stato ordinato Vescovo nella Cattedrale di Acireale, ed assegnato come Ausiliare dell'Arcivescovo di Catania.

Alcune piccole curiosità "letterarie": Mons. Vígo è anche apprezzato come poeta, infatti, nell'Ottobre 1998 ha vinto il premio "Vanvitelli" a Caserta per la poesia e nel Novembre 1998 ha ricevuto a Palermo il premio "Pigna d'argento" sempre per la poesia.
In conclusione, auguriamo quindi a S.E. mons. Pio Vittorio Vigo di compiere un fervido apostolato guidando tutti sulla strada della Verità e dell'amore fraterno. Da parte nostra invece, uniti come fratelli in una sola Assemblea e in un solo cuore, occorre stringersi con la preghiera e con tanto affetto sulla nostra Diocesi di Acireale e sul nuovo Vescovo, perché, nonostante i suoi limiti umani, possa essere immagine e testimone credibile di Gesù Cristo buon pastore.

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15 gennaio:  S. MAURO, una festa che unisce

A cura di Gaetano Greco

Come tentare di far capire la natura del rapporto che lega Acicastello al suo Santo?
C'è una sola via percorribile: non tentare. Pochi paesi
e poche comunità hanno un' identificazio che in questi giorni si fa carne, sangue e sudore e diventa visibile, palpabile, materiale. Si può spiegare tutto questo? In pochi altri luoghi e in poche altre analoghe circostanze
fortemente aggregante che scioglie realmente le diversità, annulla le gerarchie e uniforma i ceti, per poi ricomporli altrettanto rapidamente finita la festa; un rito che fa re, per la sua forza, ma anche per il suo carisma, per la sua storia, il coraggio, il carattere,   la sua indicibile obbedienza. Oltre alla devozione, gli è dovuto il rispetto. D'altronde, nessun paese ha provato la benevolenza dei propri Santi come Acicastello con S. Mauro. Una protezione anch'essa speciale come specialissimi, nei secoli, sono stati gli eventi terrorizzanti che a Lui hanno fatto rivolgere sguardi, pensieri e PREGHIERE.

In questi giorni il tempo battuto dai ritmi convenzionali è sospeso. E lo è per tutti : devoti e tiepidi. Non si commemora il momento in cui il simulacro di S. Mauro sbarcò allo "Scaro di Damiano" , quella donazione avviene realmente, la nave con il simulacro del Santo approda realmente, anno dopo anno. Si può spiegare tutto questo ? Meglio no provarci. Viva S. Mauro.

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I giovani e la consulta

A cura di Davide Scaccianoce

Nello scorso numero di questo giornale, Salvo Catalano, nel suo articolo dedicato al gruppo parrocchiale giovanile scriveva del binomio "fede e impegno civile" come fulcro attorno a cui ruota l'impegno di tale gruppo.Impegno civile significa, prima di tutto, impegno nella nostra comunità locale,Ebbene, a distanza di sei mesi, sembra che l'amministrazione comunale abbia tenuto conto di questa nostra richiesta. In due incontri tra l'amministrazione e i giovani del comune, tenutisi il 7 ed il 29 novembre, l'assessore alle politiche giovanili Antonio Maugeri ha annunciato la costituzione di una consulta giovanile (strumento per la verità già istituito quattro anni fa dalla passata amministrazione). Tale consulta avrà il compito di suggerire progetti e proposte, riguardanti il mondo giovanile, al consiglio comunale: quest'ultimo si riserverà il compito di approvare o meno tali proposte; l'assessore ha inoltre spiegato che le proposte approvate dal consiglio possono poi essere affidate in fase di esecuzione alla consulta. Essa sarà composta da un rappresentante per ogni gruppo o associazione con almeno dieci giovani iscritti.

Partecipare con un rappresentante alla consulta giovanile è un occasione unica per il gruppo giovanile della parrocchia, se sì vuole davvero mettere in pratica il nostro impegno civile e dimostrare la nostra sensibilità nei confronti dei problemi riguardanti le realtà del nostro territorio e, in particolare, nei confronti della "questione giovanile". Tale sensibilità 1' abbiamo dimostrata quando nel documento presentato ai candidati sindaci segnalavamo la nostra preoccupazione verso il crescente disagio giovanile "che muove dagli adulti, dalle istituzioni pubbliche, religiose, dalla Società tutta".E fin da allora proponevamo 1' avvio ad una soluzione di tale disagio attraverso la "fruizione di un tempo libero di buona qualità" e attraverso la formazione professionale e la "creazione di nuove opportunità di lavoro adatte alla nostra realtà territoriale".
E' importante non cadere nell' errore che la consulta sia il punto di arrivo, 1' obiettivo raggiunto: Tutt' altro!! La consulta giovanile è il punto di partenza, la "scatola ancora vuota" da riempire con le proposte ed i progetti di tutti i giovani del comune!! Siamo convinti che se tale strumento funzionerà come dovrebbe, il nostro contributo porterà i suoi frutti: si tratta di mettere in pratica ciò che fino ad ora abbiamo solo detto o scritto !!!

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 Ho sentito una chiamata . . .

A cura di Giuliana

Avete mai provato la sensazione di sentire dentro di voi come se qualcuno vi stesse chiamando? come se qualcuno vi spingesse a fare qualcosa,vi invitasse a prendere una decisione? Beh, questo è quello che ho provato io, Giuliana, una ragazza di 16 anni, circa tre anni fa, quando ho sentito una chiamata e non ho potuto ignorarla, quando sono entrata a far parte del gruppo parrocchiale di S.Mauro Abate, qui nel mio paese, e sono sicura che quella è stata una tra le più giuste e sagge decisioni che ho mai preso fino ad ora e della quale non mi sono mai pentita. Forse vi sembrerà di esagerare , ma credo che questo gruppo mi abbia reso una persona migliore, perché ha aperto una strada ai miei occhi, ha reso possibile un cammino della mia anima verso la purezza, la semplicità e la bontà di Dio... ma quello che ha sempre portato avanti questo fantastico cammino è stata una combinazione perfetta di pochi ma essenziali elementi come i ragazzi, con i quali si è instaurato un rapporto di amicizia e confidenza, perché abbiamo trascorso insieme tanto tempo, abbiamo saputo aprirci parlando delle nostre  esperienze  con  la 

vita, la fede, l'adolescenza: gli animatori, che sono le assi portanti del gruppo, perché sono stati sempre presenti e disponibili, perché ci hanno aiutato a credere, a renderci conto dell' amore infinito di Dio padre, perché sono stati come fratelli maggiori, senza chiedere mai nulla in cambio, perché hanno usato il loro tempo con volontà e dedizione per noi ragazzi e quello che rimpiango e non averli mai saputi ringraziare abbastanza... ma forse la vera forza di questo gruppo e il reciproco aiuto che c'è tra animatori e ragazzi: mentre noi li abbiamo indirettamente aiutati a crescere anche parlando delle nostre esperienze loro ci hanno spronati a non mollare mai, ed è per questo che sono convinta che se non avessi preso parte a questo cammino di fede non mi sentirei così vicina al Signore, e sono altrettanto sicura che tutti noi siamo orgogliosi di avere affrontato la vita con le sue gioie e difficoltà tutti insieme, senza rancori. Credo di essere una persona fortunata e spero per tutti voi che abbiate avuto l'onore di ricevere una chiamata, e di seguirla...

 

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