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1
Dicembre 2007
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FOGLIO PARROCCHIALE DELLA COMUNITÀ “S. MAURO ABATE” DI ACICASTELLO
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ANDIAMO
AD ATTINGERE LA SPERANZA
Dalla
lettera per l'Avvento 2007 del Vescovo Mons. Pio Vittorio Vigo
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Le prime luci e le prime voci
chiama. Ci chiede di ripercorrere spiritualmente e insieme
(ricordiamolo: "insieme", senza spaccature o cammini
solitari!), i passi segnati dai pastori nelle terre di Betlemme. Sarà
un itinerario interiore, ricco di relazioni e "in rete", fatto
di scelte essenziali e necessarie. Saranno queste a farci gustare il
dono della grazia e il beneficio legato alla gioia della comunione.
Mettiamoci, dunque, sulle orme dei pastori. Essi saranno le nostre
guide. Seguiremo i loro passi. La nostra vita personale e le nostre
comunità potranno avere così le sporte piene di speranza. [...]
Il primo passo è segnato dall'avere
bisogno. Riconoscersi bisognosi è la prima condizione per
muoversi alla ricerca. Chi si sente arrivato e crede di avere acquisito
un patrimonio di beni, capace di farlo vivere, resta chiuso alle
necessità degli altri e lascia morire la speranza. [...]
Il secondo passo da fare ci dice di andare
senza perdere tempo. I pastori andarono a Betlemme
"senza indugio". La risposta immediata alla chiamata o alla
scelta, nasce da diverse cause. È dettata da un atto sincero di amore;
si fonda sulla forza interiore della grazia data ai "risorti in
Cristo"; si regola anche per una motivazione psicologica. Quando si
ama si desidera raggiungere l'obiettivo amato con prontezza, perché si
riconosce in esso il motivo e il segreto della propria vita. [...]
Il terzo passo ci chiede di camminare
insieme. Non possiamo camminare da soli. La strada percorsa
da soli ci isola, ci distanzia sempre più dagli altri, ci fa mancare la
possibilità preziosa dell'informazione, del confronto, dell'aiuto,
della gioia nel raggiungere la meta. [...]
Il quarto passo ci assicura la gioia del trovare.
"Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un
uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende
tutti i suoi averi e compra quel campo". (Mt 13, 44 e ss.)
[...]
Il Natale è il "tesoro" in assoluto.
Nascosto nel cuore delle campagne di Betlemme, ha il valore stesso del
Paradiso, perché Dio è con noi. Dalla sua presenza deriva la qualità
e la preziosità nuova di tutta la creazione. [...]
Il quinto passo che impareremo a fare sarà il condividere.
I pastori "riferirono ciò che del bambino
era stato detto loro". La comunità cresce e si alimenta
spiritualmente con la condivisione delle esperienze spirituali, narrate
con semplicità, umiltà e gioia. [...]
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Dio
Bambino si fa presente per trasformare in noi il cuore, la mente, le
capacità di azione e farci annunciatori di perdono, operatori di pace,
seminatori di speranza. |
Ancora un passo ci viene insegnato dai pastori: il sesto. Quello che ci
permette di tornare. "I pastori poi se ne
tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito
e visto, com'era stato detto loro" (Lc 2, 20).
L'esperienza del nostro cammino verso la Sorgente e l'esperienza
natalizia dell'incontro con Cristo, non può estraniarci dal nostro
vivere quotidiano. Dio Bambino si fa presente per trasformare in noi il
cuore, la mente, le capacità di azione e farci annunciatori di perdono,
operatori di pace, seminatori di speranza. |
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LETTERA DEL PARROCO ALLE FAMIGLIE
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Carissimi,
è da tempo che desidero scrivere questa lettera, convinto
che la comunione e l'amicizia tra le persone sono sempre intessute di
relazioni, di incontri, di ascolto e di dialogo.
Sono già trascorsi più di due anni da quando il Vescovo
ha deciso che io divenissi il parroco di questo paese e, nonostante sia
nato e cresciuto ad Aci Castello, mi accorgo di conoscere poco i miei
parrocchiani. Talvolta quando mi muovo lungo le strade o entro in un
condominio, guardando le case o i balconi e le
finestre degli appartamenti, mi chiedo chi vi abiti : alcune famiglie mi
sono note perché le conosco da ragazzo o perché mi è capitato di
incontrarle nello svolgimento del mio ministero, ma tante altre no,
soprattutto quelle che sono venute ad abitare in paese da pochi anni o
non frequentano le attività parrocchiali. Sono convinto
anche che ogni famiglia debba conoscere il suo parroco e avere
l'opportunità di dialogare con lui. Così ho sentito il desiderio di
incontrarvi per scambiare quattro chiacchiere, comunicarci idee,
opinioni, esigenze, conoscerci meglio. Già dall'anno scorso mi occupo
personalmente degli incontri di formazione dei genitori che hanno
aderito all'itinerario sperimentale della catechesi familiare per
aiutarli nel difficile compito dell'educazione religiosa dei figli e, da
quello che le persone sposate mi confidano, apprendo come talvolta sia
ancor più faticoso vivere il rapporto di coppia o la cura dei familiari
ammalati che sono in casa . Pertanto ho cercato di ritagliare degli
spazi tra le tante cose da fare e dedicarli, con l'inizio del nuovo anno
liturgico, alla visita
delle famiglie.
Ho, infatti, intenzione di incominciare a visitare le famiglie dal
mese di Dicembre 2007 e
poi continuare nei prossimi anni.
I giorni della settimana saranno il
martedì e il giovedì tra le ore 19.00 e le ore 21.00.
Ho scelto le ore serali perché spero di poter trovare
tutta la famiglia riunita e concludere l'incontro con il rito della
Benedizione delle Famiglie.
Sarete informati del mese in cui visiterò la zona dove
abitate da una lettera come questa, dove sarà indicata anche la
famiglia incaricata di coordinare gli appuntamenti. Sperando di
incontrarvi presto, vi saluto nel Signore.
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Il
vostro Parroco
Padre
Nino Merlino |
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