20
Ottobre 2002
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LA
CHIESA CHE SOGNI…AMO !
Foglio
parrocchiale della comunità S. Mauro Abate di Acicastello
LA CASA SULLA ROCCIA
E' già passato un anno? E’ volato via questo primo anno in mezzo a
voi! Ed eccoci insieme a ricominciare un altro anno. Ogni anno è sempre
un nuovo inizio. Ma da dove si riparte? Da dove si ricomincia ?
Il Papa ai giovani radunati a Toronto (Canada)
per la Giornata Mondiale della gioventù ha presentato due scenari
contrastanti che caratterizzano questo inizio di millennio: quello della
moltitudine di pellegrini venuti a Roma per varcare la Porta Santa che
è Cristo, Salvatore e Redentore dell'uomo; e quello del terribile
attentato terroristico di New York, icona di un mondo nel quale sembra
prevalere la dialettica dell'inimicizia e dell'odio.
Due
scenari dunque; la Vita (Cristo) e la
morte, l'odio, l'inimicizia. Su quali fondamenti
costruire la nuova epoca storica? Su
quali certezze edificare la propria esistenza e quella dello comunità
alla quale si appartiene? Ancora il Papa:
Cristo è la "pietra angolare" su cui
è possibile costruire saldamente l'edificio della propria
esistenza. Solo Cristo, conosciuto, contemplato
e amato, è l'amico fedele che non delude, che si
fa compagno di strada e le cui parole riscaldano il cuore.
Le
parole del Papa le sento rivolte anche a noi, alla nostra comunità
parrocchiale. Costruiamo su Cristo, sulla sua Parola. Gettiamo le reti
della speranza. Sciogliamo la vela al vento dello Spirito. Il cammino
della parrocchia deve essere quello della parabola raccontata da Gesù:
Chiunque
ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è
simile a un uomo saggio che ha costruito lo sua casa sulla roccia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si
abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra
la roccia (Mt 7,21).
Sopra
la roccia. La roccia della parola di Dio. La parola che è necessario
conoscere, amare, gustare, assimilare, ruminare" . Fidiamoci di
questa Parola, di questo 'Roccia".
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In termini pastorali significherà offrire percorsi di formazione
sempre più seri; intensi, partecipati, coinvolgenti: La catechesi
parrocchiale in particolare, già lodevolmente avviata, dovrà compiere
un ulteriore e decisivo salto di qualità: non una catechesi in vista di
sacramenti; bensì una catechesi per la vita cristiana; non una
catechesi che si fermi ai bambini e ai ragazzi, ma una catechesi aperta
a tutte le età della vita, a partire dagli adulti e dalle famiglie. Quest'anno
pastorale 2002-2003 sarà pertanto l'anno della riscoperta della
catechesi per tutti, perché tutti abbiamo bisogno di crescere nella
mentalità di fede. La catechesi di iniziazione cristiana ai bambini e
ai ragazzi avrà come protagonista la famiglia; vogliamo sostenere i
genitori nella loro prima azione educativa dei loro figli anche a
riguardo della formazione cristiana. Coinvolgeremo i genitori in un
incontro mensile a partire dall'ascolto della parola di Dio. Insieme con
i loro figli faranno il cammino di fede. Riscopriremo così anche il
giorno del Signore, la domenica, giorno della comunità, della gioia,
del riposo.
Un grande ed appassionato servizio si richiede dai nostri
catechisti: li ringrazio di cuore, a nome di tutti e mio personale. Il Signore,
datore di ogni bene, ricompensi le loro fatiche.
Un altro
settore importante di cui vogliamo prenderci cura è il
"mondo" dei preadolescenti E' un'età sempre più delicata e
complessa. Da quest'anno partirà una proposta per loro in oratorio.
In quaresima infine verranno
proposti i "cenacoli del Vangelo", gruppi di preghiera e di
ascolto della parola di Gesù direttamente nelle nostre famiglie, nelle
nostre case, nelle nostre vie.
Seminiamo! Con fiducia, con
speranza e con gioia! Ricominciamo un anno intensa di lavoro perché la
nostra casa - personale, familiare e comunitaria - sia fondata sulla
Roccia.
Vi abbraccio tutti e ciascuno con sincero affetto.
Don Vittorio, parroco. |
INIZIAZIONE
CRISTIANA
RICERCHE DI NUOVE VIE
A cura
di Viviana Battiato
Durante l'ultima assemblea parrocchiale,il catechismo per l'iniziazione
cristiana è stato presentato come il più grande cambiamento che si
verificherà quest'anno in parrocchia. Molti si saranno chiesti perché si
debba cambiare la prassi ordinaria di iniziazione cristiana ormai
consolidata da tempo e apprezzata da tutti,tanto da coinvolgere un numero
elevato di fanciulli e ragazzi. La risposta a questa domanda la si può
facilmente trovare nella assenza dalla comunità di quegli stessi ragazzi:
non partecipano alla celebrazione eucaristica domenicale e a tutte le
altre attività della parrocchia. E poi accade che la cresima, più che
sacramento dell'invio, si riduca per molti a sacramento dell'addio.
Da questi e altri
segnali, i catechisti ed il parroco hanno capito che non è più possibile
continuare la prassi ordinaria di iniziazione cristiana nei termini con i
quali è stata ereditata e continua ad essere applicata nella quasi
totalità delle parrocchie italiane. Infatti il sistema di iniziazione
tradizionale mostra inesorabilmente la sua insufficienza rispetto al
compito di iniziare alla fede le nuove generazioni, al punto da ridursi
spesso ad un processo di "conclusione" della vita cristiana. Il
motivo di crisi non è in un aspetto o l'altro del modello, ma nel modello
stesso e nel suo rapporto inadeguato con la cultura attuale. Infatti esso
è nato in una situazione di cristianità, mentre il contesto in cui ora
viviamo non ci porta alla fede né ci sostiene nel nostro cammino. Sempre
più spesso negli stessi fanciulli battezzati non si può presupporre
quasi nulla riguardo alla educazione cristiano nelle famiglie di
provenienza.
E'
stato questo bisogno di cambiamento diventato ormai inevitabile e urgente
ed il disagio generalizzato che provano i catechisti della parrocchia che
si prodigano generosamente in questo compito ecclesiale, a portare il
nostro parroco Don Vittorio ad un ripensamento coraggioso del modello
ereditato dal passato e a proporre un'esperienza nuova sostanzialmente
diversa da quella tradizionale. La "novità" consiste
essenzialmente nel passaggio da una catechesi riservata ai ragazzi ad una
catechesi per le famiglie, pur riservando momenti specifici per ragazzi e
momenti specifici per i genitori.
Cioè questa iniziativa è diretta a privilegiare l'evangelizzazione e la
catechesi degli adulti rispetto a quella dei ragazzi e a ripensare questa
nell'orizzonte della prima.
E' importante sottolineare che il passaggio agli adulti non significa
certo l'abbandono dei fanciulli e dei ragazzi, ma si vuole in questo modo
considerare il
vengono concepite tutte le iniziative. |
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Concretamente questa nuova proposta consiste in questo: i ragazzi continueranno il loro
catechismo una volta alla settimana, mentre a tutti i genitori verrà
proposto un incontro al mese in cui si farà un approfondimento tematico
su un brano della Bibbia.
Gli incontri saranno guidati dagli stessi
catechisti dei ragazzi, con il sostegno formativo del parroco, e si
svolgeranno lo stesso giorno e alla stessa ora dell'incontro di catechesi
settimanale dei propri figli. Quello stesso giorno i figli, al posto della
solita lezione di catechismo, faranno invece delle attività
ricreative.
Ma i catechisti
come hanno accolto questa nuova proposta? Durante l'assemblea parrocchiale
Don Vittorio ha detto, con un tono "leggermente" ironico, che
sono entusiasti. Sarà vero? Di sicuro si sentono più caricati di
responsabilità perché devono abbandonare il comodo ma sbagliato ruolo di
"babysitter" che finora i genitori gli hanno attribuito, e di
assumere quello più impegnativo di "profeti".
Gli
obiettivi principali che il parroco e i catechisti sperano di raggiungere
con questa nuova iniziativa sono quelli di creare un coinvolgimento sempre
maggiore delle famiglie rivalutando il ruolo dei genitori come primi e
principali educatori nella fede, di rompere il metodo scolastico nella
catechesi e fare invece un'esperienza di Chiesa dentro la quale scoprire e
vivere la fede ed inoltre di favorire la partecipazione attiva dei
genitori e dei ragazzi all'eucaristia domenicale. Ma sicuramente
l'obiettivo più importante da raggiungere sarà quello di formare
cristiani per scelta e non per nascita in un paese in cui capita spesso di
nascere cristiani e di non diventarlo mai.
Non per
concludere, ma per rilanciare il cammino che ci attende, ricordiamo la
pagina di A. De S. Exupérry : « Se vuoi costruire una barca, preoccupati
sì di avere il legname, i carpentieri, i fuochisti e i mozzi di bordo, ma
più ancora preoccupati di dare a tutti la nostalgia del mare »: cioè le
passione i per la Chiesa e per il suo Signore. |
INIZIAZIONE
CRISTIANA:
RIASSUNTO
DELL'ANNO SCORSO
A cura
di Viviana Battiato
Anche l'anno scorso,come tutti gli altri anni,il catechismo per
l'iniziazione cristiana è stato affollatissimo di fanciulli e ragazzi
con un'età compresa tra i 7 e i 13 anni. Infatti l'incontro di
catechesi settimanale ha visto la partecipazione della totalità (o
quasi) dei ragazzi della parrocchia e anche di qualcuno proveniente
dalle parrocchie limitrofe.
Se
l'anno scorso vi fosse capitato per caso di entrare in una delle stanze
dell'Oratorio in cui si tenevano gli incontri di catechesi vi sareste
trovati di fronte una "folla" di bambini molto vivaci e
chiassosi ma pronti a captare il messaggio della catechista che, anche
se sull'orlo di una crisi di nervi, continuava il suo compito con
generosità e fede. Però si deve tristemente ammettere che il più
delle volte la catechesi e l'entusiasmo per essa si sono limitati a
quell'arco di tempo in cui i bambini stavano al catechismo. Infatti essi
erano assenti dalla vita della comunità: solo il 20% dei ragazzi
iscritti al catechismo partecipava alla messa domenicale, e molti di
meno partecipavano a tutte le altre attività della parrocchia, eccezion
fatta per la novena di Natale e per la festa del S. Patrono.
Naturalmente ciò avveniva anche per i genitori.
Si è allora pensato che per risolvere questo
problema era indispensabile favorire la partecipazione attiva dei
genitori e dei ragazzi all'eucaristia domenicale. |
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Proprio per questo, durante i periodi di Avvento e di Quaresima la messa
domenicale delle ore dieci è stata animata a turno dei vari gruppi del
catechismo con il coinvolgimento anche di alcuni genitori impegnati
nella lettura della Parola.
La constatazione da parte dei catechisti e dei
parroco della scarsa presenza dei genitori accanto ai loro figli nel
cammino catechistico ha dato vita anche ad un'altra importante
iniziativa, quella degli incontri di catechesi per i genitori. Durante
tali incontri, che avevano una scadenza mensile, i genitori erano
chiamati a percorrere come adulti lo stesso cammino di fede dei ragazzi.
Queste riunioni hanno visto la partecipazione di un buon gruppo di
genitori, o forse è meglio dire di mamme.
Purtroppo nulla si è fatto invece per far fronte ad un altro grande
problema della catechesi parrocchiale, quello dell'abbandono della
catechesi e della pratica religiosa nell'adolescenza da parte di un
elevato numero di ragazzi. Infatti non si è riusciti a costituire il
gruppo dopo-cresima.
Quest'anno si ricomincia con tante importanti novità.
L'appuntamento è per domenica 27 Ottobre, data d'inizio dell'anno
catechistico 2002-2003.
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PREADOLESCENTI
UNA NUOVA
SFIDA
A cura
di Titti Viscuso
Stare insieme in modo diverso ! ! !
Questa è la proposta che viene fatta nella nostra parrocchia ai
preadolescenti (ragazzi dai 13 ai 15 anni) a partire dal 19 ottobre
2002.
Ma
in cosa consisterà questa "diversità"? Perché il nostro
modo di stare insieme sarà "diverso"???
L'aggettivo
"diverso" vuole essere un grosso contenitore in cui
entusiasmo, sentimenti, attese, motivazioni si combinano per costruire
un cammino di crescita umana e spirituale da percorrere insieme.
I preadolescenti
rappresentano un mondo complesso; speranze, pulsioni, contraddizioni,
dubbi, emozioni si alternano continuamente senza sosta. Tutto viene
vissuto con un'intensità tale da lasciare stupiti chi li osserva o si
rapporta a loro. L'esplosione dei loro gesti , dei loro pensieri è
forse, per questo, troppo spesso fraintesa.
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E' con loro che vogliamo crescere ,
ascoltare, conoscere e pregare.
Ci
incontreremo una volta durante la settimana e sfrutteremo il tempo a
nostra disposizione per confrontare le nostre idee, per trovare degli
spunti su cui riflettere, per vivere l'amicizia attraverso gesti
semplici d'incontro e dialogo.
La nostra
più grande speranza è quella di creare un gruppo all'interno dei quale
i ragazzi condividano i loro interessi nel rispetto dell' altro, vivano
a pieno il proprio presente in modo da non frustrare le proprie
aspirazioni , aspirino ad un futuro "sano" segnato dall'esperienza
forte della fede in Cristo.
Questa è
la nostra "sfida": chiunque sia pronto ad accoglierla ci
troverà all'Oratorio!!!! |
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