20 Ottobre 2002
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LA
CHIESA CHE SOGNI…AMO !
Foglio
parrocchiale della comunità S. Mauro Abate di Acicastello
PELLEGRINAGGIO
A
FATIMA E SANTIAGO DE COMPOSTELA
DUE FACCE
DELLA STESSA MEDAGLIA
A cura
di Enza Sciuto
Tra Fatima e Santiago de Compostela - mete del viaggio/pellegrinaggio - le
città di Porto , Coimbra e Lisbona.
Questo , in sintesi , l'itinerario percorso da 42
persone della Comunità parrocchiale" S. Mauro Abate" , dal 22
al 29 agosto , alla guida del parroco , Don Vittorio.
Ritrovarsi insieme , in luoghi diversi , ma traboccanti
di spiritualità , è stata un'esperienza particolarmente bella e
significativa.
Fatima , al sud del Portogallo, è stata la prima
toppa.
Avvolta nella semplicità ed essenzialità, è ancora
incontaminata dalle speculazioni commerciali. Nel luogo delle apparizioni
, la preghiera personale si fa subito corale.
La
tranquillità ed il silenzio accolgono il pellegrino che subito entra in
un'atmosfera di meditazione e serenità conciliante con il mondo.
Con
spontaneità si crea una catena umana che a sera, nella fiaccolata ,
disegna con migliaia di persone in processione un grande anello circolare.
Nell'oscurità
, le innumerevoli fiammelle delle candele guizzanti , ma resistenti al
vento dell'atlantico, formano un grande cerchio che abbraccia tutta la
piazza.
Immediatamente
si apprezza un profondo senso di comunione e desiderio di pace con i
fratelli.
Nella sua
straordinaria minimalità , Fatima suscita un grande sentimento d'amore
che scava dentro e protende verso Dio.
Qui Dio è nell'aria
: si respira nella cappellina, nei sentieri della Via Crucis , nelle case
- museo di Giacinta , Francesco e Lucia. |
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A Santiago , invece, città della Galizia spagnola, Dio è presente nella
imponenza e grandiosità delle architetture gotico/barocche, nelle piazze
affollate di pellegrini, soprattutto giovani, che qui cercano risposte
alle loro inquietudini, nelle tradizioni secolari dei rituali religiosi.
Dall'atmosfera rarefatta e sfumata di Fatima si passa a quella
fortemente disegnata e corica di Santiago.
La tomba di S. Giacomo Apostolo, luogo di
pellegrinaggio, è il centro dell'immensa rete di cammini secolari
provenienti da tutta Europa.
Leggende e spesso superstizioni sono variamente
miscelate, ma tutte tendono ad affermare la piccolezza dell'uomo davanti a
Dio.
Trabocca in questa dimensione una diversa spiritualità, che
viene vissuta dal pellegrino come ricerca e discernimento del Bene,
desiderio di avvicinarsi alle radici della Fede.
A questi due momenti centrali dell'esperienza si sono
aggiunte Porto, Coimbra e Lisbona : città rappresentative del Portogallo
e della sua cultura.
Grazie alla
presenza costante di una guida locale, il gruppo ha potuto ottimizzare il
tempo, conoscere ed apprezzare luoghi ormai consegnati alla storia.
Tutto questo in un
clima di fraternità e gioia , culminato nell'allegria dell'ultima sera,
trascorsa insieme a Lisbona, durante il tradizionale spettacolo di
"fado", canto triste e nostalgico della gente portoghese.
Certamente
il bilancio è stato positivo : tutti un po' più ricchi ! |
ESTATE
INSIEME 2002
A cura
di Cristina Lanzafame
Tra le proposte che hanno animato la nostra parrocchia nell'estate 2002 c'è
sicuramente l`Estate Insieme" una realtà non completamente nuova per
Acicastello, che si è rinnovata però nelle proposte e nelle modalità.
Sono stati circa centotrenta i ragazzi, che da
giugno a luglio, si sono incontrati all'oratorio e hanno condiviso le
varie attività proposte. L'itinerario seguito ha avuto come filo
conduttore una fiaba "Il mago di Oz" che ha permesso di
introdurre dei contenuti educativi intercalati da giochi, attività
pratico-manuali, e mimico-teatrali.
I ragazzi
hanno scelto, tra le attività proposte, quella che sembrava essere loro
più congeniale e sono riusciti ad esprimersi attraverso i vari linguaggi
proposti.
E' stato
realizzato anche un sito, http://www.castelgrest.it
, nel quale è possibile conoscere più da vicino le esperienze fatte. |
AMA
LA TUA PARROCCHIA
Nell'Assemblea
Parrocchiale del 6 ottobre è stato proposto un brano di Papa Paolo VI sulla
funzione della Parrocchia. Se ne riporta un estratto.
Collabora , prega e soffri per la tua parrocchia , perché devi
considerarla come una madre a cui la Provvidenza ti ha affidato : chiedi a
Dio che sia casa di famiglia fraterna e accogliente, casa aperta a tutti e
al servizio di tutti. Dà il tuo contributo di azione perché questo si
realizzi in pienezza. Collabora, prega, soffri perché la tua parrocchia
sia vera comunità di fede : rispetta i preti della parrocchia anche se
avessero mille difetti : sono i delegati di Cristo per te. Guardali con
l'occhio della fede, non accentuare i loro difetti, non giudicare con
troppa facilità le loro miserie perché Dio perdoni a te le tue miserie.
Prenditi carico dei loro bisogni, prega ogni giorno per loro.
Collabora, prega,
soffri perché la tua parrocchia sia una vera comunità eucaristica, che
l'Eucaristia sia "radice viva del suo edificarsi", non una
radice secca, senza vita. Partecipa all'Eucaristia, possibilmente nello
tua parrocchia, con tutte le tue forze. Godi e sottolinea con tutti le
cose belle della tua parrocchia. Non macchiarti mai la lingua accanendoti
contro l'inerzia della tua parrocchia : invece rimboccatile maniche per
fare tutto quello cheti viene richiesto. Ricordati : i pettegolezzi, le
ambizioni, la voglia di primeggiare, le rivalità sono parassiti della
vita parrocchiale : detestali, combattili, non tollerarli mai!
La legge fondamentale del servizio è l'umiltà ; non imporre
le tue idee, non avere ambizioni, servi nell'umiltà. E accetta anche di
essere messo da parte, se il bene di tutti, ad un certo momento, lo
richiede. |
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Solo, non incrociare le braccia, buttati invece nel lavoro più antipatico
e più schivato da tutti, e non ti salti in mente di fondare un partito di
opposizione !
Se il tuo
parroco è possessivo e non ti lascia fare, non farne un dramma : la
parrocchia non va a fondo per questo. Ci sono sempre settori dove
qualunque parroco ti lascia piena libertà di azione : la preghiera, i
poveri, i malati, le persone sole ed emarginate. Basterebbe fossero vivi
questi settori e la parrocchia diventerebbe viva. La preghiera, poi,
nessuno te la condiziona e te la può togliere.
Ricordati
bene che, con l'umiltà e la carità, si può dire qualunque verità in
parrocchia. Spesso è l'arroganza e la presunzione che ferma ogni passo ed
alza i muri. La mancanza di pazienza, qualche volta, crea il rigetto delle
migliori iniziative.
Quando le cose non
vanno, prova a puntare il dito contro te stesso, invece che contro il
parroco o contro i tuoi preti o contro le situazioni. Hai le tue
responsabilità, hai i tuoi precisi doveri : se hai il coraggio di
un'autocritica, severa e schietta, forse avrai una luce maggiore sui
limiti degli altri.
Se la tua
parrocchia fa pietà la colpa è anche tua: basta un pugno di gente
volenterosa a fare una rivoluzione, basta un gruppo di gente decisa a
tutto a dare un volto nuovo ad una parrocchia. E prega incessantemente per
la santità dei tuoi preti : sono i preti santi la ricchezza più
straordinaria delle nostre parrocchie, sono i preti santi la salvezza dei
nostri giovani. |
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