13 Aprile 2003
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Don
Oreste Benzi : Fede, Amore, Entusiasmo
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La storia di don Oreste Benzi nasce sulle strade emiliane e il 22 gennaio
2003 ha fatto tappa anche ad Acicastello in occasione dell’istituzione
del premio “S. Mauro Abate” consegnatogli perché, con il suo impegno,
incarna significativamente la regola benedettina dell’ “ora et labora”.
Fondatore
dell’Associazione “Papa Giovanni XXIII”, don Benzi ha pilotato
centinaia di ragazzi lontano dalla droga, li ha assistiti nella
disintossicazione prima e nel reinserimento poi, ha accolto ragazze madri
e orfani, disabili ed ex prostitute.
Don Oreste ci ha regalato
una serata intensissima, ricca di provocazioni e di spunti di riflessione.
Il suo più che un
discorso ai giovani è stato un dialogo con i giovani.
I temi della gioia,
dell’amore, della condivisione hanno attraversato tutta la
conversazione.
“La storia deve essere
segnata dai poveri, dagli umili, perché Gesù stesso li ha scelti. E il
cuore dei giovani batte per Cristo: il nostro compito è quello di
farglielo incontrare”. Questo ha ribadito don Benzi ed è questo che lui
ogni giorno mette in pratica: ANDARE dovunque c’è bisogno di un prete,
ANDARE per far incontrare agli altri il Signore, ANDARE per condividere la
sofferenza degli “ultimi”.
“La
condivisione”, ha detto, “contiene in sé la giustizia perché tra te
e colui che ti offre la sua vita da condividere non c’è più nessuna
differenza. Rimane soltanto l’originalità di ognuno, che messa insieme
forma quell’aspetto formidabile dell’esistenza umana. Ognuno di noi ha
una missione da compiere. I portatori di handicap, i tossicodipendenti, le
ex prostitute sono persone meravigliose.
Accolte con amore
ti insegnano la vera vita. Sei debitore a loro: tu le accogli, ma loro ti
trasformano.”
La sofferenza, allora,
non è più sconfitta, ma diventa luce che ci fa conoscere la verità e la
verità è Cristo-“uomo nuovo”-“creatura nuova”. Solo la Verità
ci fa essere liberi, liberi di pregare Cristo anche in discoteca.
L’abbiamo sentito vicino mentre ci parlava, il suo sguardo
sereno riusciva a penetrarci il cuore ed in ogni sua parola si percepiva
un affetto sincero per ognuno di noi. |
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Avevamo di fronte un sacerdote semplice,
schietto, pieno di entusiasmo, un vulcano di energia al servizio degli
altri. Un uomo di grande fede che va oltre la parrocchia, che va per le
strade dove nessuno arriva. Un uomo che lotta con grinta e decisione
contro il racket dello sfruttamento sessuale. “La prostituzione è un
illecito” ci ha detto con tono grave. “Se tutti i cattolici fossero un
cuor solo e un’anima sola questa profanazione della donna non avverrebbe
mai. Nessuna donna nasce prostituta, c’è sempre qualcuno che la fa
diventare”.
Ecco, allora, il
messaggio che don Oreste ha voluto consegnarci: possiamo e dobbiamo
arrivare dove sembra impossibile arrivare, con il desiderio e la volontà
di vedere nell’altro Gesù Cristo.
In fondo “nessuno di
noi appartiene a se stesso. Apparteniamo gli uni agli altri.”
CI STATE???
Titti
Viscuso
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MANDATI
AD ANNUNCIARE
Per dare vita ai Cenacoli del Vangelo |
I Cenacoli del Vangelo, centri di ascolto della parola,
previsti dal progetto pastorale nel periodo di Quaresima, si sono svolti
nei giorni 20, 27 marzo e 3 aprile 2003.
Nei tre incontri, il
Vangelo di Marco, più esattamente il racconto della Passione, è entrato
nelle case delle undici famiglie ospitanti.
Ha dato molta serenità sapere che, contempo-raneamente,
in tutta la nostra Comunità “si spezzava il Pane della Parola”, per
essere accolta come Dono e Nutrimento.
E’ stato come
riconoscersi nella comune identità di fratelli in Gesù Cristo.
L’istituzione dell’ Eucaristia, l’agonia
nell’orto, la morte in croce sono stati i brani del vangelo che abbiamo
ascoltato e poi commentato. Da qui è nato lo scambio, il dialogo e l’attualizzazione
della Parola ascoltata.
Sì, perché la Parola
è diventata vita in mezzo a noi: nelle esperienze raccontate da ciascuno,
nelle difficoltà del quotidiano, nelle delusioni, nell’incapacità di
fare la volontà di Dio, nella consapevolezza delle nostre fragilità,
nelle attese, nelle speranze, nel racconto del personale rapporto con Dio
nella preghiera.
Sinceramente e fraternamente ci siamo posti l’uno
di fronte all’altro ed è circolata la fiducia.
Anche i quartieri della
Parrocchia sembravano animati da un fermento nuovo: gli appuntamenti
settimanali degli incontri.
Nei luoghi del quotidiano (nei negozi, nelle strade,
in chiesa) era un continuo passa-parola: “Ci vediamo giovedì, alle ore
19,00!”
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E’ stato un collante straordinario per la nostra Comunità.
“Entra: è qui il cenacolo del Vangelo”. Così è
stata indicata la casa che ha accolto la Parola in un clima di famiglia,
che ha posto tutti in una dimensione di partecipazione effettiva ed
attenta.
La Parola è entrata dentro di noi, ci ha interrogato, ci ha
messo in discussione, ci ha scosso, ma, al tempo stesso ci ha consolato,
ci ha dato gioia.
Con l’aiuto dello Spirito Santo, che apre le nostre menti e
guarisce i nostri cuori, nei Cenacoli il Signore Dio Nostro ha abitato in
mezzo a noi.
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Lo abbiamo sentito
vicino, Padre Nostro e nostro Rifugio.
Se l’amore si può riconoscere anche nel saluto
meno frettoloso al nostro vicino, nella telefonata non formale ad un amico
in difficoltà, nella gioia di scoprire i valori di chi ci sta accanto,
nello stupore reciproco di riconoscerci bisognosi degli altri e
soprattutto della Misericordia di Dio, allora i Cenacoli hanno contribuito
ad accendere la Speranza che possiamo farcela.
Dalla verifica
complessiva sono emersi questi atteggiamenti che dimostrano un forte
desiderio di essere Comunità e la necessità di conoscere ed approfondire
la Parola di Dio.
Camminiamo in questa
strada!!!!
Enza
Sciuto |
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LA
CARITAS PARROCCHIALE
RIPRENDE IL SUO CAMMINO |
“O
Signore fa che la mia fede sia operosa e dia alla carità le ragioni della
sua espansione morale”(Paolo VI).
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E’
ricominciato, nella nostra comunità, il servizio della Caritas. Il nostro
Parroco ha invitato Mons.
Carlo Chiarenza a tenere alcuni incontri di formazione per gli operatori.
E’
stato un momento di crescita per ciascuno di noi. Don Carlo, infatti, ci
ha fatto riflettere sul vero significato della carità intesa non come
freddo assistenzialismo ma come fraterna condivisione, non come qualche
ora di volontariato ma cammino di ogni giorno, per entrare in relazione
con le diverse situazioni di vita e con i diversi bisogni della gente,
portando aiuti concreti, cercando di risolvere o alleviare i
problemi, chiedendo la collaborazione di tutti e anche delle istituzioni ......
E’ stata sottolineata l’importanza di una crescita armonica
della comunità cristiana che attinga la sua vitalità nella Parola di Dio
e nell’Eucarestia e la esprima nella Carità.
Il 16
dicembre 2002 abbiamo celebrato la giornata della Caritas Parrocchiale.
Durante la Santa Messa, è stato dato il mandato agli operatori della
Caritas, che con molto entusiasmo e umiltà, si impegnano a seguire Cristo
nel servizio di carità verso gli ultimi.
Nel
periodo di Natale è stata organizzata una raccolta di generi alimentari e
la risposta generosa di tanti amici ci ha permesso di farci sentire in
qualche modo vicini ai bisogni dei nostri fratelli, dandoci l’occasione
di conoscere e ascoltare i loro problemi entrando in dialogo con qualcuno
di loro.
Siamo
ancora all’inizio di un cammino. Nonostante la buona volontà, le
difficoltà sono tante. Gli obiettivi di ascolto, ricerca, stimolo delle
coscienze, che ci proponiamo di raggiungere sono ancora
lontani.
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Abbiamo bisogno dell’aiuto e la collaborazione dei vari
gruppi Parrocchiali e di tutta la comunità per crescere insieme e trovare
delle iniziative di aiuto concreto agli anziani, ai bambini, alle
famiglie in difficoltà.
Ci
auguriamo che la Pasqua ci faccia crescere nella capacità di amare per
portare i pesi gli uni degli altri e ci faccia trovare nel volto del
fratello il volto di Cristo .
Rita Damanti
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CORSO
DI FORMAZIONE PER I MINISTRI STRAORDINARI
DELLA S. COMUNIONE |
L’ufficio liturgico
diocesano ha organizzato nei mesi di febbraio-marzo c.a. presso il
seminario di Acireale e la parrocchia Regina Pacis di Giarre, un corso di
formazione per i ministri straordinari della S. Comunione.
Gli
incontri sono stati molto interessanti e hanno portato a delle profonde
riflessioni.
Partendo
dalla chiesa come sacramento universale, si è parlato dell’Eucaristia,
fonte e apice della vita cristiana, del significato del dolore e della
sofferenza, dell’attenzione verso gli ammalati e della funzione del
ministro straordinario nella comunità.
Il
corso si è concluso giorno 25 marzo in coincidenza con la solennità
dell’Annunciazione del Signore.
Nella
Basilica Cattedrale di Acireale, durante la celebrazione eucaristica,
S.E.R. l’Arcivescovo Pio Vittorio Vigo ha conferito il mandato a 438
ministri straordinari della diocesi.
Nella
nostra parrocchia hanno ricevuto il mandato: Baratta Rosalba, Monaco Maria,
Russo Maria, Vanadia Santo.
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Di
grande importanza è l’opera che i ministri straordinari svolgono nella
comunità. Essi non sono solo coloro che portano l’Eucaristia agli
ammalati, piuttosto quelli che vedono negli ammalati l’immagine della
sofferenza del Cristo.
Programmano
insieme al parroco una pastorale propria per gli ammalati, danno loro
informazioni sulle iniziative e sui momenti forti che si vivono in
parrocchia, ma soprattutto sono sempre disponibili al dialogo e
all’ascolto.
Gli
ammalati sono persone che con la loro sofferenza danno una grande prova di
fede, sono quasi dei privilegiati perché hanno una missione propria.
La
loro sofferenza è un bene prezioso per tutta la comunità.
E
la comunità deve prendersi cura di loro che sono segno e sacramento di
Cristo.
Maria
Monaco
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