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Archivio 23 Ottobre 2004
Il
nuovo anno pastorale: Voglia di cambiamento
Convegno
pastorale vicariale nella nostra parrocchia |
“Il volto missionario della
parrocchia in un mondo che cambia”, è stato il tema principale
del seminario di studio che si è tenuto il 24 settembre in tutti i
vicariati della diocesi di Acireale. Il seminario, organizzato in
preparazione al Convegno Pastorale Diocesano, si è tenuto anche nella
Chiesa di San Mauro ad Acicastello, quale sede scelta dal secondo
vicariato. Presenti all’incontro circa 150 persone, tra le quali i
parroci e i rappresentanti di 18 su 20 parrocchie del vicariato che
comprende i comuni di Acicastello, Acicatena, Aci S. Antonio, Aci
Bonaccorsi, Valverde, che hanno seguito con interesse le letture e le
riflessioni presentate da Don Vittorio Rocca, Arciprete-Parroco di
Acicastello e Vicario Foraneo.
Le letture e le riflessioni hanno
avuto come tema principale la nota pastorale della Conferenza Episcopale
Italiana del 30 maggio 2004, con particolare attenzione iniziale al
piano pastorale dei Vescovi dell’anno scorso che trattava il tema
“Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”. Don Vittorio ha
inizialmente messo in risalto i temi principali dettati dalle singole
parti del documento, partendo dalla pastorale missionaria per la
comunicazione del Vangelo, in base al cambiamento culturale in atto e la
dimensione territoriale della Chiesa, allo scopo di promuovere le scelte
innovative ed illustrare le indicazioni significative per la
missionarietà delle parrocchie. Si è anche discusso del ruolo della
Parrocchia e del suo rapporto con i fedeli e con il territorio in ordine
all’impegno caritativo, sociale e culturale.
Il progetto per una “Pastorale
integrata” che comprenda tutti i soggetti ecclesiali e laici, per fare
della parrocchia una casa che sia immagine della “dimora di Dio tra
gli uomini”. Al termine è stato effettuato un dibattito sui temi
trattati, al quale ha partecipato attivamente l’uditorio, con alcuni
pregiatissimi interventi. “Un momento importante quello che si è
tenuto oggi – afferma Don Vittorio Rocca – sia per la nutrita
presenza di operatori pastorali, che per l’aria di speranza che si è
respirata. C’è davvero una voglia di cambiamento, con le dovute
scelte qualificate e corrispondenti – continua il Vicario Foraneo
– per rendere la Parrocchia veramente
missionaria come ben auspicato dai nostri Vescovi”.
Davide
Bonaccorso
(da “La
Voce dell’Jonio”, 3/10/04, p. 5)
P.S.:
Il prossimo convegno pastorale vicariale si terrà sempre nella nostra
parrocchia venerdì 29 ottobre alle ore 18,30.
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Essere
genitori con lo sguardo di un bambino |
Educare
è un dire soggetto alla totalità della realtà e ciò implica un rischio:
giocarsi tutto in quel rapporto, con l'altro e con la realtà, è
un'avventura che sembra non avere termine, più grande di noi. Ecco
allora i compagni di viaggio, i compagni genitori come noi pronti, a
turno, ad indicare, a guardare, a sostenere, e così educare,
educandosi. Questo è il cuore del programma di sostegno alla
genitorialità denominato appunto "educarsi per educare", che
sta interessando il territorio Acicastello.
Insieme
all'attività di formazione di genitori e di consulenze a famiglie o a
gruppi di famiglie, il programma ha previsto incontri con testimoni
privilegiati di contesti educativi degni di nota. In particolare modo
ricordiamo l'incontro con don Mauro Inzoli, presidente dell'associazione
"Fraternità", che unisce più di 250 famiglie, le quali,
prendendo su serio il problema educativo, si sono rese disponibili ad
accogliere altre persone, realizzando un rete familiare attraverso cui
affrontare ogni aspetto della vita quotidiana.
Un momento altrettanto significativo è stato
l'incontro spettacolo con Carlo Pastori, cantante, mimo, cabarettista, e
soprattutto genitore che attraverso le sue canzoni, le sue battute, la
sua faccia, la sua allegria c'ha mostrato quanto sia interessante essere
genitori, senza escludere le fatiche ed i problemi, ma sempre tesi a
sorprendere, stupiti, l'altro: nostro figlio. La sua canzone conclusiva
diceva, appunto: ".... vivo, il tuo bambino grazie al cielo è solo
vivo talmente vivo che alle volte è un po' invadente. Non gliene
importa niente neanche dello sguardo un po'scocciato della gente. È un
terremoto, è come un fiume in piena e a furia di essere vivo ti fa
venire il mal di schiena, ma la sera dammi retta, nella sua cameretta,
quello che gli basta è di sapere che sei lì. Non dire che sono
cattivi. Sono solo vivi! E se li guardi bene scopri che son proprio
belli perché han la faccia da monelli"....
Attorno a queste parole ed a questa persona si è
riunita una comunità: le persone che passavano si fermavano, genitori e
figli ridevano e cantavano insieme, Don Vittorio ballava, i dirigenti
del Comune sistemavano le sedie. È stato il frutto dell’intendere il
programma come coinvolgimento della comunità e non corsi informativi
con esperti, ma incontri con testimoni, vivi.
E il programma continua ora dopo l’estate con gli
incontri dei genitori che sono interessati ad incontrarsi e sostenersi
nella loro missione educativa e con l’attività di sportello presso le
scuole e la parrocchia. In tal senso è possibile informarsi presso
l’Ufficio di servizio Sociale del comune o presso la Parrocchia o
presso le scuole….. È
possibile, inoltre, partecipare alla raccolta dei dati sui
bisogni dei genitori del nostro comune attraverso la stesura di un breve
questionario.
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Pellegrini
nella speranza |
Tra
il 5 e l'8 agosto si è svolto a Santiago de Compostela il
pellegrinaggio europeo dei giovani (PEJ, Peregrinacion Europea de
Jovenes), giunto ormai alla sua terza edizione.
In quei giorni ai piedi dell'imponente cattedrale di Santiago, nelle
strette viuzze della città vecchia e del Monte del Gozo, s'intrecciava
un universo policromo di giovani. Russi, polacchi, tedeschi, francesi,
italiani, portoghesi e tanti spagnoli, circa 30.000 ragazze e ragazzi
sono andati fin là per un evento di cui tema di fondo ( "Testimoni
di Cristo per un'Europa di speranza" ) è al tempo stesso impegno e
provocazione.
Tra
di essi ci eravamo anche noi giovani della parrocchia di Aci Castello
accompagnate dal nostro parroco Don Vittorio Rocca. Insieme a tanti
altri italiani, siamo arrivati alla tomba dell'apostolo Giacomo a piedi,
percorrendo in cinque giorni 116 km della "Cammino
portoghese", da Tui a Santiago.
Già
"il Cammino". Esso ci ha suscitato emozioni profonde. Il
percorrerlo a piedi, per lo più in silenzio, lo zaino in spalla e pieno
solo dello stretto indispensabile, il bastone in mano a richiamare i
passi, non ci ha lasciato indifferenti. E come se fossimo entrati in ne
un altro tempo e in un altro spazio. Tornare a vivere ad un'altra
velocità, a vivere nella fatica e nella gioia, a dire il Rosario, a
ritrovare il gusto dell'acqua e dell'ombra e del vento, ad incontrare
persone disposte ad incoraggiare e sostenere.
Il
programma della PEJ è stato abbastanza intenso ed è riuscito ad
armonizzare sacro e profano. Si andava dalla catechesi ai dibattiti su
temi scottanti, come la politica e l'economia, si spaziava dalle mostre
a ai laboratori (quello di danza è stato curato da una ex ballerina
diventata religiosa, suor Anna Nobile).
La
manifestazione ha raggiunto il suo momento culminante nella messa di
chiusura, celebrata dal cardinale Raco Valera, delegato del Papa, alla
fine della quale ci siamo dati tutti appuntamento a Colonia per la
giornata mondiale della gioventù (15-21 agosto 2005).
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ORATORIO
il
piacere di stare insieme nello sport
rispettando l’altro. |
L’esperienza del
gruppo sportivo si rinnova. Anche quest’anno l’oratorio apre le
porte allo sport ed al
sano
divertimento. Un gruppo ormai nutrito di ragazzi di tutte le età (la
scorsa stagione gli iscritti hanno superato quota 100!!) si daranno
battaglia sul “mitico” campo di calcetto accanto la Chiesa di S.
Giuseppe tutti accomunati dalla voglia si di vincere, ma nel rispetto
dell’altro. Difatti ormai conosciute ma ampliamente condivise e
rispettate sono le <<ferree>> regole del “fair play” del
rispetto reciproco, della non violenza, del non turpiloquio, della lealtà
e dell’amicizia, valori che, purtroppo, lì dove lo sport è
contaminato dalle leggi del mercato e dall’ottenere risultati di
classifica ad ogni costo sono un po’ svaniti.
Esperienza che si rinnova, dicevamo, (anche quest’anno si
attende tanta partecipazione) e che si trascina dietro il piacere di
vedere tanti ragazzi, dopo la pausa estiva, cercare i responsabili del
gruppo per avere informazioni sui nuovi orari di apertura; oppure il
piacere di sentire che i più piccoli hanno stretto legami di amicizia
con i ragazzi più grandi e che questi ultimi come una sorta di fratelli
maggiori li coccolano e li mantengono sulla strada maestra (positiva
indubbiamente è stata l’esperienza di aver affiancato nel torneo
svoltosi nel luglio scorso ad ogni squadra di ragazzi uno o più tutor/allenatore);
il piacere, e perché no!, di sapere che qualche ragazzo, oltre a tirare
dei calci ad un pallone, senta l’esigenza di vivere l’oratorio anche
come luogo di incontro, di scambio di idee e di confronto sulle
tematiche più vicine alla sua situazione di adolescente e/o ragazzo e
si riunisca insieme ad altri nel salone interno.
Tutto questo è Oratorio, lo spazio all’aperto per il
gioco, lo spazio al chiuso per l’approfondimento ed il confronto (“mens
sana in corpore sano” dicevano gli antichi romani); tutto questo è il
gruppo sportivo, il piacere di stare insieme, discutere, dialogare ma
anche di vincere nel gioco con la consapevolezza, all’occorrenza, di
poter dire non ho vinto con il sorriso sulla bocca.
Buon
oratorio a tutti.
Alberto Bonaccorso
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GRUPPO
LITURGICO |
Quest'anno
sotto la guida attenta del nostro parroco Don Vittorio si è cercato di
dare un'impronta significativa ai vari momenti liturgici programmati in
sintonia con il piano pastorale parrocchiale. I tempi forti di Avvento e
Quaresima, la settimana Santa, il triduo di preparazione alla festa di
S. Mauro, la novena e la festa in onore di S. Giuseppe, il Rosario nei
quartieri, la solenne processione delle Corpus Domini sono state
occasioni irrinunciabili di grazia per la crescita nella fede e nella
carità per la nostra comunità.
Le
celebrazioni più solenni sono state animate dalla corale C. Monteverdi
ma dobbiamo ringraziare Daniele e Davide che con impegno e costanza
continuano ad animare con i canti le messe domenicali. Certo, dovremmo
incoraggiare i nostri ragazzi e bambini a partecipare agli incontri di
preparazione per i ministranti, infatti è solo Samuele rende questo
servizio importante con assiduità. L'insostituibile sacrista cura e
abbellisce e i luoghi sacri con amore. Tutti i gruppi parrocchiali hanno
collaborato perché le celebrazioni possono più pregnanti ma si
riscontra ancora, un soggettivismo magari non voluto, in alcuni gruppi
ciò lascia trasparire la difficoltà a comprendere che la liturgia
oltre ad avere il significato teologico-mistico ha una valenza
pedagogica per tutti.
Si
preparano le linee pastorali del nuovo anno liturgico che sarà dedicato
all'Eucaristia, si farà tesoro anche della nota pastorale... in essa si
prospetta una nuova fisionomia di parrocchia missionaria; una parrocchia
che accoglie tutti, che unita negli intenti comunica il messaggio di
comunione che definisce lo " stile " di una parrocchia.
Occorre,
allora, acquisire maggiore coscienza comunitaria!
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